I Trabucchi, in passato importante elemento dell’economia locale, sono patrimonio paesaggistico di Termoli.
Fatti di legno e putrelle; ancorati alla nuda roccia; queste capanne sull’acqua adibite alla pesca, caratterizzano il borgo termolese da oltre due secoli.
Il primo Trabucco locale venne costruito a metà del 1800. Ne faranno seguito altri, posti a Nord e a Sud del Paese Vecchio. La loro posizione non è mai casuale: eretti dove le correnti marine garantiscono passaggio di pesce.
“La macchina pareva vivere di una vita propria, avere un’aria e una effigie di corpo”
“La lunga e pertinace lotta contro la furia e l’insidia del flutto pareva scritta su la gran carcassa per mezzo di quei nodi, di quei chiodi, di quegli ordigni”
La passeggiata sotto le mura antiche è d’obbligo: fermatevi a fotografare questa scheletrica creatura che guarda alle vicine montagne abbruzzesi. Magari al tramonto.
Termoli è tra quelle località dove la sola vista ripaga del viaggio fatto.
Anche grazie ai suoi Trabucchi.